L’ho slegato
Si, ho visto. Tutto da solo
Nessuno lo sa fare...
Nessuno tranne me

Elisabetta della biblioteca di Castel Maggiore consiglia Nessuno tranne me di Sara Lundberg

E’ una splendida giornata di sole, una mamma con il suo bambino, esce dal portone di un un palazzo che risplende di un giallo caldo e luminoso in una giornata estiva carica di promesse. La mamma trasporta un canottino arancione e il bambino il remo appoggiato sulla spalla. In una spiaggia, animata da bambini che si tuffano da trampolini e adulti rilassati, che vigilano con discrezione, li vediamo mentre fanno merenda, il canottino arancione attende legato ad un pontile. Il bambino gioca, poi indossato il giubbotto di salvataggio slega il canotto.
“L’ho slegato.”
“Si, ho visto. Tutto da solo”
“Nessuno lo sa fare...”
“Nessuno tranne me”
La mamma è li, a riva, che conversa con un’ amica mentre vediamo il bambino immerso in un verde lussureggiante tra anatre e ninfee. Il flusso della storia fin qui molto familiare, cambia registro. Nelle pagine successive vediamo il bambino avventurarsi, a bordo del suo canottino, in un vero e proprio viaggio lungo il fiume, denso di incontri e scene di vita a volte surreali. Come le figure dei tre bambini con gonnelline di foglie e coroncine, che lo seguiranno da vicino per tutto il viaggio. Dopo magici incontri e qualche incidente, il bambino lo vediamo risvegliarsi nel suo canottino che disorientato cerca la mamma, che in realtà è a pochi passi da lui:
“Non ti trovavo più!”
“Ma sono sempre stata qui”

Lo stile pittorico florido, denso, lussureggiante, a volte surreale, di Lundberg, spinge il lettore, piccolo o grande, a fantasticare. La narrazione è sviluppata, pressoché totalmente sulla doppia pagina, fatta eccezione per alcune, a riquadri di diverse grandezze, che segnano alcuni momenti salienti del viaggio, poche e incisive le parole.

Con precisione e realismo, l’albo ci trasporta nella capacità immaginifica del bambino. Al suo centro c’è il riconoscimento dell’identità del bambino, della sua capacità di fare e sentire le cose.

Nessuno tranne me
Sara Lundberg
Orecchio Acerbo, 2024

bambini, crescita, immaginazione

Clicca qui per saperne di più e verificare la disponibilità nelle biblioteche

Questa pagina ti è stata utile?