UFFA! Come sono andate veramente le cose - Ragazzə
Consigliato da Alessandra

Mio padre qualche volta ci porta a scuola con la macchina.
Dall’ autoradio: Uuhh baby, mi manchi mi manchiiii sciallallà…. Uhuhuhu tuuu non
ci seeeiiii…. Sciallallaa l’amore non è solo una parolaaaa ma un dolore baby.
UN DOLOR D’AMOREEEE… sciallallalla un BEL DOLORE baby…
Ma che è ‘sta roba, non esiste un bel dolore! Ma come fa un dolore a essere bello!
Ma questo sta un pochettino fuori…
Quando la mattina si va a scuola e sappiamo che c’è il compito di matematica e improvvisamente ti fa male qualcosa e puoi restare a casa…
QUELLO È IL BEL DOLORE!
Alessandra Maccagnani della Biblioteca di Molinella consiglia UFFA! Come sono andate veramente le cose di Anke Kuhl
Uffa! è un fumetto di Anke Kuhl, illustratrice tedesca, che raccoglie in questo allegro libricino una serie di piccoli/grandi eventi che sono accaduti nella sua infanzia, ricordi familiari che hanno un orizzonte che va dal terrore dell’implacabile boxer che soggiorna nel giardino in fondo al quartiere, alle divertenti giornate trascorse con i nonni: diciotto micro avventure al cui centro troviamo due sorelle Anke (la protagonista) e Eva, due bambine di circa 8-9 anni d’età.
A differenza di quanto accade in altre storie dove i protagonisti più piccoli condividono con i lettori giochi, attimi o scoperte che appartengono all’infanzia del passato ma, in ugual modo, all’infanzia contemporanea; per il fatto che le protagoniste mostrano qualche anno in più, queste avventure sono molto personali e uniche: il giorno in cui si fecero venire fuori l’ernia inguinale, i balletti degli Abba insieme alle amiche, il coniglio a cui il proprio cucciolo aveva staccato il naso con un morso ben assestato…
Probabilmente i ragazzi di oggi non indosseranno i pantaloni “a zampa d’elefante” oppure quelle buffe salopette di jeans di Eva e Anke, così come i genitori attuali non utilizzeranno certamente quell’aggeggio chiamato “casco” che serve per fissare l’acconciatura e tantomeno sfoggeranno le capigliature “a fungo”; tuttavia i momenti di stupideria con la propria sorella, i vestiti rubati, le prese in giro al papà, la complicità con i nonni, le prove di coraggio, i balletti con le amiche… sono tutte esperienze che possono vivere anche i ragazzi di oggi.
La particolarità delle storie, data dai ricordi precisi dell’autrice, rende le narrazioni molto gustose e divertenti, tra prove di coraggio che, nel caso di Eva e Anke, consistono per esempio nell’annusare a fondo la puzza dentro un vaso con l’acqua marcia, il gioco del duello con gli scopini del water, i giochi a carte con i nonni e i programmi televisivi con i giochi a premi…
Dalla prima all’ultima pagina ne risulta un fumetto divertente e ironico, privo di forzature e di moralismi, adatto a tutte le tipologie di lettori: dai “primi lettori” a qualche ex-bambina o ex-bambino degli anni ’70-’80 che potrà “rivedersi” e sorridere bonariamente di sé.
Una domanda mi sorge spontanea: siccome il sottotitolo riporta la frase “come sono andate veramente le cose”, si presuppone che ci siano altre versioni “ufficiose” dei fatti accaduti?
Uffa! Come sono andate veramente le cose
Anke Kuhl
Topipittori, 2023
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Ragazzi, fumetto